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Con la crescente diffusione dei tatuaggi tra i giovani italiani, in cui circa un terzo possiede almeno un tattoo, sempre più aspiranti agenti si interrogano sull’idoneità dei tatuaggi nella carriera nelle forze di polizia. Le normative vigenti in Italia cercano di conciliare le tendenze sociali contemporanee con la necessità di mantenere un’immagine istituzionale autorevole e decorosa.

Normative Generali sui Tatuaggi nelle Forze Armate e di Polizia

Le regole sui tatuaggi per le forze armate e di polizia in Italia trovano il loro fondamento nella Direttiva dello Stato Maggiore dell’Esercito del 26 luglio 2012, successivamente adattata e applicata dai vari corpi di polizia attraverso specifiche disposizioni interne.

I principi di base che guidano la valutazione dei tatuaggi si concentrano su tre elementi fondamentali: il decoro, l’ordine pubblico e la preservazione dell’immagine istituzionale. Questi criteri non sono meramente estetici, ma riflettono la necessità delle forze dell’ordine di mantenere credibilità e rispetto nell’esercizio delle loro funzioni.


La normativa stabilisce criteri di valutazione precisi che considerano:

  • Posizione anatomica: determina se il tatuaggio è visibile indossando l’uniforme di servizio
  • Dimensioni e estensione: valuta l’impatto visivo complessivo
  • Contenuto e significato: analizza simboli, scritte e immagini per escludere elementi inappropriati

La distinzione fondamentale si basa sulla visibilità del tatuaggio quando il personale indossa la divisa di servizio. I tatuaggi visibili sono generalmente soggetti a restrizioni più severe rispetto a quelli coperti dall’uniforme, riflettendo l’importanza dell’aspetto esteriore durante il servizio pubblico.

Criteri di Dimensioni ed Estensione

La normativa non si limita alla posizione, ma considera anche:

  • Dimensioni complessive: tatuaggi eccessivamente estesi possono essere considerati inadeguati anche in zone generalmente permesse
  • Numero di tatuaggi: la presenza di multipli tattoo può influenzare la valutazione psicologica
  • Visibilità stagionale: considerazione delle diverse uniformi utilizzate durante l’anno

La chiarezza di questi criteri è fondamentale per i candidati che devono valutare preventivamente la propria idoneità prima di partecipare ai concorsi militari.

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Regolamenti Specifici per ogni forza armata o di polizia

1. Tatuaggi Aeronautica Militare

L’Aeronautica Militare ha definito in modo rigoroso i criteri di idoneità attraverso il documento Procedure tecniche sulle modalità di valutazione dei tatuaggi per l’idoneità al servizio militare” (5 maggio 2023).

Sono vietati tatuaggi nelle seguenti aree del corpo:

  • Testa
  • Collo
  • Due terzi distali delle braccia (sotto la linea del deltoide)
  • Avambracci
  • Mani
  • Gambe
  • Dorso del piede (solo per le donne, poiché l’uniforme femminile prevede scarpe décolleté)

Viene inoltre escluso chi presenta tatuaggi non visibili ma di contenuto offensivo o in contrasto con i valori militari, valutati anche attraverso colloqui psichiatrici e test psicodiagnostici.
In caso di rimozione del tatuaggio, il candidato è idoneo solo se il tatuaggio è completamente eliminato e non rimangono cicatrici o discromie evidenti.

2. Tatuaggi Arma dei Carabinieri

L’Arma dei Carabinieri mantiene una linea particolarmente severa: qualsiasi tatuaggio visibile con le uniformi in dotazione, incluse quelle ginniche, comporta la non idoneità.

Le zone vietate comprendono:

  • Testa
  • Collo
  • Due terzi distali delle braccia
  • Avambracci
  • Mani
  • Gambe (sotto la rotula e nella cavità poplitea)

Nelle parti del corpo coperte dalla divisa sono ammessi tatuaggi solo se non offensivi, discriminatori o contrari al decoro dell’Arma.
Le indicazioni ufficiali sono riportate nel documento tecnico sugli accertamenti psico-fisici dell’Arma.

3. Tatuaggi Marina Militare

Per la Marina Militare, la regola principale è l’assenza di tatuaggi visibili con l’uniforme estiva. Le immagini fornite dall’amministrazione mostrano chiaramente le parti scoperte della divisa, che non devono contenere tatuaggi.

Durante la visita medica di selezione, vengono ritenuti non idonei i candidati con tatuaggi che:

  • risultano deturpanti,
  • ledono il decoro dell’uniforme,
  • o sono indicativi di una personalità anomala (valutata con test psichiatrici).

4. Tatuaggi Polizia di Stato

Nei concorsi per entrare nella Polizia di Stato, i tatuaggi non coperti dai capi di abbigliamento dell’uniforme (compresi quelli sulle braccia non coperti dalla maglia a maniche corte) determinano l’esclusione automatica.

Zone in cui i tatuaggi non sono ammessi:

  • Testa
  • Collo
  • Braccia
  • Mani

Di conseguenza, tatuaggi su gambe o altre aree coperte sono tollerati, purché non deturpanti né indicatori di personalità anomala.
Anche tatuaggi nascosti, se ritenuti offensivi o contrari al decoro istituzionale, comportano la non idoneità.

5. Tatuaggi Esercito Italiano

Dal 2024, l’Esercito Italiano ha introdotto una regolamentazione aggiornata che chiarisce le zone del corpo ammesse e vietate per i tatuaggi.
La norma principale prevede che non si possano avere tatuaggi visibili indossando la divisa, ma ammette tatuaggi in aree non esposte.

L’area limite per i polsi è indicata dalla linea blistoidea, che collega i punti anatomici dello stiloide radiale e ulnare.
Sono considerati inidonei i candidati con tatuaggi contrari al decoro dell’uniforme o alla dignità del militare.

Il documento ufficiale dell’Esercito riporta una mappa dettagliata del corpo umano con le aree vietate (in rosso) e quelle consentite (in verde).

6. Tatuaggi Guardia di Finanza

Le regole della Guardia di Finanza sono simili a quelle dei Carabinieri e della Polizia: i tatuaggi non devono essere visibili con l’uniforme indossata, neppure con quella ginnica.

Sono vietati tatuaggi su:

  • Testa
  • Collo
  • Due terzi distali delle braccia
  • Avambracci
  • Mani
  • Gambe (sotto la rotula, nella cavità poplitea e sopra i malleoli)

Anche in questo caso, nelle parti coperte dalla divisa, sono ammessi solo tatuaggi non offensivi né contrari al decoro del Corpo.
Il documento ufficiale della Guardia di Finanza specifica nel dettaglio le aree del corpo e le relative restrizioni.

Contenuti Vietati e Tatuaggi Proibiti

Oltre alle restrizioni anatomiche, la regolamentazione sui tatuaggi nelle forze di polizia include specifiche limitazioni sui contenuti ammissibili. Questi divieti si applicano indipendentemente dalla posizione del tatuaggio sul corpo e rappresentano criteri di esclusione automatica.

Categorie di Contenuti Sempre Vietati

I contenuti considerati incompatibili con il servizio nelle forze dell’ordine includono:

  • Contenuti discriminatori: simboli, scritte o immagini che incitano all’odio razziale, religioso o sociale
  • Materiale offensivo: rappresentazioni oscene o sessualmente esplicite
  • Simboli politici: riferimenti a ideologie, partiti o movimenti politici specifici
  • Incitamento alla violenza: immagini o testi che glorificano la violenza o il crimine
  • Contenuti anti-istituzionali: elementi contrari alla Costituzione o alle leggi della Repubblica italiana

Valutazione Psicologica

Un aspetto cruciale della valutazione riguarda l’analisi psicologica dei tatuaggi. Commissioni specializzate valutano se il contenuto o la quantità di tatuaggi possano indicare tratti di personalità abnorme o problematici per il servizio.

Questa valutazione considera:

  • Tematiche ricorrenti: ossessioni o fissazioni evidenti nei soggetti scelti
  • Estensione eccessiva: copertura corporal che possa indicare comportamenti compulsivi
  • Combinazioni problematiche: mix di contenuti che creano un quadro preoccupante

Esempi Concreti di Esclusione

La casistica include situazioni specifiche che hanno portato a esclusioni automatiche:

  • Tatuaggi con riferimenti a organizzazioni criminali o simboli mafiosi
  • Rappresentazioni di armi o scene di violenza
  • Scritte offensive in qualsiasi lingua
  • Simboli religiosi utilizzati in modo irrispettoso
  • References a sostanze stupefacenti o attività illegali

In un caso documentato del 2013, un candidato con più di dieci tatuaggi benigne fu sottoposto a valutazione approfondita e successivamente ammesso con restrizioni specifiche, dimostrando che il numero non è automaticamente escludente se il contenuto è appropriato.

Rimozione Tatuaggi: Procedure e Considerazioni

Per i candidati che possiedono tatuaggi non conformi alle normative, la rimozione rappresenta spesso l’unica via per mantenere la possibilità di una carriera nelle forze di polizia. Tuttavia, questo processo richiede pianificazione accurata e considerazioni pratiche importanti.

Opzioni Tecniche di Rimozione

La rimozione tatuaggi attraverso tecnologia laser rappresenta attualmente il metodo più efficace e sicuro. Tuttavia, i candidati devono essere consapevoli che:

  • Tempistiche: il processo richiede multiple sedute distribuite su mesi o anni
  • Completamento necessario: la rimozione deve essere completata prima delle selezioni mediche
  • Efficacia variabile: alcuni colori e dimensioni sono più difficili da rimuovere completamente

Valutazione Post-Rimozione

Le commissioni mediche valutano anche l’esito estetico della rimozione. Fattori considerati includono:

  • Cicatrici residue: possono influenzare negativamente la valutazione
  • Pigmentazione alterata: cambiamenti permanenti del colore della pelle
  • Guarigione completa: necessità di attendere la stabilizzazione della zona trattata

I costi della rimozione possono essere significativi, variando da centinaia a migliaia di euro a seconda dell’estensione e complessità del tatuaggio. I tempi di guarigione devono essere calcolati accuratamente per non compromettere la partecipazione ai concorsi.

Piercing e Altri Ornamenti Corporei

La regolamentazione delle forze di polizia non si limita ai tatuaggi ma si estende a tutti gli ornamenti corporei che possano influenzare l’immagine professionale e la sicurezza operativa del personale.

Divieti Assoluti per Piercing

Tutte le forze di polizia mantengono un divieto categorico per piercing in qualsiasi parte del corpo visibile durante il servizio. Questa regola si basa su considerazioni di:

  • Sicurezza operativa: rischio di infortuni durante attività fisiche
  • Immagine istituzionale: mantenimento del decoro professionale
  • Compatibilità equipaggiamenti: interferenza con elmetti, maschere e altri dispositivi

Il divieto include piercing su orecchie, naso, labbra, sopracciglia e qualsiasi altra parte del corpo, indipendentemente dalle dimensioni o dal materiale utilizzato.

Regolamentazione Accessori per Genere

Le normative distinguono tra uomini e donne per quanto riguarda alcuni accessori:

Per il personale femminile:

  • Orecchini discreti possono essere ammessi durante alcune attività
  • Limitazioni specifiche su dimensioni e tipologia
  • Divieto assoluto durante operazioni speciali o addestramento

Per il personale maschile:

  • Divieto categorico per qualsiasi tipo di orecchino
  • Nessuna eccezione prevista per motivi culturali o religiosi

Consigli Pratici per Candidati

I candidati con piercing esistenti dovrebbero:

  • Rimuovere completamente i piercing prima degli accertamenti medici
  • Attendere la completa cicatrizzazione dei fori prima delle visite
  • Evitare piercing “nascosti” che potrebbero essere scoperti durante controlli medici
  • Considerare che anche fori chiusi possono essere visibili e valutati negativamente

La preparazione deve iniziare con largo anticipo, considerando che alcuni piercing richiedono settimane o mesi per una cicatrizzazione completa e invisibile.

Novità principali 2024 2025

Zone consentite e vietate. L’Esercito Italiano e alcune altre forze hanno introdotto la possibilità di tatuaggi anche su zone prima non ammesse, come avambracci e gambe sotto il ginocchio, purché non siano presenti nelle aree di testa, collo e mani. Resta fondamentale il rispetto dell’immagine istituzionale e il divieto per contenuti offensivi, discriminatori o contrari ai principi fondanti delle istituzioni.

Valutazione caso per caso. Cresce il ruolo della commissione nella valutazione discrezionale, soprattutto sul significato dei tatuaggi, con minor rigidità rispetto al semplice criterio della zona anatomica.

Standardizzazione e chiarezza nei bandi. I bandi di concorso adottano ora un linguaggio più preciso, indicazioni anatomiche e limitazioni dimensionali più chiare, con l’obiettivo di ridurre ricorsi e garantire trasparenza ai candidati.

Estensione alle persone già in servizio. Le nuove regole si applicano anche al personale già arruolato, assicurando coerenza e parità di trattamento nelle valutazioni dei tatuaggi.

Divieto assoluto per contenuti specifici. Rimane il veto per tatuaggi osceni, sessuali, razzisti, politici, contrari alla Costituzione o lesivi del prestigio dell’Arma, a prescindere dalla zona del corpo.

Tendenze verso maggiore inclusività

Le restrizioni più rigide vengono gradualmente sostituite da un approccio che valuta soprattutto il contenuto e la valenza sociale del tatuaggio. Cresce la consapevolezza che il tatuaggio è ormai un segno identitario diffuso, ma la tutela del decoro, della neutralità e della disciplina istituzionale resta prioritaria.

L’apertura maggiore si registra nelle zone coperte dall’uniforme, purché i tatuaggi non abbiano contenuti problematici o estensione eccessiva.

Conclusioni

Gli ultimi aggiornamenti recepiscono il cambiamento sociale, introducendo maggiore tolleranza e oggettività, senza perdere di vista l’esigenza di salvaguardare il prestigio e la neutralità delle forze di polizia e armate.

I candidati devono valutare i propri tatuaggi sia per posizione che per significato, consultando sempre i bandi aggiornati e, in caso di dubbio, richiedere una valutazione preventiva. Chi intende intraprendere la carriera nelle forze dell’ordine deve considerare che, nonostante le aperture, rimane saldo il principio secondo cui l’immagine professionale e l’integrità morale dell’istituzione vengono prima delle scelte personali di espressione.

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