La decisione di cambiare facoltà rappresenta un momento cruciale nella vita universitaria di molti studenti italiani. Secondo il rapporto AlmaDiploma, circa il 9,3% degli immatricolati cambia corso o ateneo entro il primo anno e il 14,9% entro il terzo. Il fenomeno, quindi, non è raro nel panorama accademico nazionale.
Questo articolo è pensato come una risorsa utile per chi desidera cambiare facoltà, università o corso: troverai consigli pratici e informazioni aggiornate per affrontare al meglio ogni fase della transizione.
Se stai considerando di cambiare il tuo percorso di studi, questa guida completa ti fornirà tutte le informazioni necessarie per prendere una decisione consapevole e gestire al meglio il processo di trasferimento: dalle motivazioni più comuni alle procedure burocratiche, dai costi da sostenere ai consigli pratici per evitare errori costosi.
Quando e Perché Cambiare Facoltà
La scelta di cambiare facoltà nasce spesso da una combinazione di fattori che emergono durante i primi semestri di studio universitario. L’insoddisfazione verso le materie di studio rappresenta la causa più frequente, manifestandosi quando le aspettative iniziali non trovano riscontro nella realtà dei corsi frequentati.
Insoddisfazione accademica: molti studenti scoprono che il corso di laurea scelto non corrisponde alle proprie aspettative. Questo può accadere quando:
- le materie risultano troppo teoriche o troppo pratiche rispetto alle preferenze personali;
- il carico di studio non è sostenibile per le proprie capacità;
- l’approccio didattico non si adatta al proprio stile di apprendimento;
- si percepisce una mancanza di interesse verso le materie, segnale che le proprie ambizioni o esigenze potrebbero essere cambiate rispetto all’inizio del percorso.
Scoperta di nuovi interessi: durante il percorso universitario è comune sviluppare nuove passioni o scoprire ambiti di studio che inizialmente non erano stati considerati. Questa evoluzione personale può portare alla volontà di intraprendere un altro corso di studio più allineato con i propri interessi.
Difficoltà persistenti negli esami: i corsi STEM registrano i tassi di abbandono più elevati, ma le percentuali variano molto tra atenei e corsi; non esistono dati nazionali che confermino in modo univoco soglie del 25%.
Cambiamento delle prospettive lavorative: l’evoluzione del mercato del lavoro e l’emergere di nuove professioni possono influenzare la decisione di modificare il proprio percorso di studi per allinearsi meglio alle opportunità future.
Valutare la Decisione con Attenzione
Prima di procedere con il cambio, è fondamentale riflettere attentamente sui motivi che spingono verso questa scelta. I servizi di orientamento universitario raccomandano di:
- consultare tutor e docenti del corso attuale;
- partecipare a colloqui informativi con la nuova facoltà;
- confrontarsi con studenti già iscritti al corso desiderato;
- analizzare le prospettive occupazionali del nuovo percorso.

Tempistiche per Cambiare Facoltà
La gestione delle tempistiche rappresenta un aspetto cruciale per il successo del trasferimento. La finestra temporale più comune per presentare la domanda di passaggio va da settembre a ottobre, in coincidenza con l’avvio del nuovo anno accademico. Alcuni atenei accettano domande fino a novembre per il riconoscimento degli esami.
Scadenze principali:
- settembre-ottobre: periodo standard per le domande di passaggio;
- prima dell’inizio delle lezioni: momento ideale per il cambio;
- novembre: termine ultimo per il riconoscimento degli esami nella maggior parte degli atenei.
È fondamentale rispettare le scadenze e le modalità di pagamento delle tasse universitarie stabilite dall’ateneo per evitare complicazioni.
Pianificazione del Trasferimento
Il periodo ideale per cambiare facoltà rimane quello precedente all’inizio delle lezioni del nuovo anno accademico. Questo consente:
- migliore organizzazione del piano di studi personalizzato;
- maggiori probabilità di riconoscimento dei CFU già acquisiti;
- possibilità di seguire i corsi fin dall’inizio;
- tempo sufficiente per completare tutte le procedure burocratiche.
Alcuni atenei consentono il trasferimento anche durante l’anno accademico, ma solo in casi specifici e con maggiore complessità amministrativa.
Procedure per il Cambio di Facoltà
La procedura per cambiare facoltà si è notevolmente semplificata grazie alla digitalizzazione: la maggior parte delle università gestisce l’intero processo tramite portali online. È importante compilare correttamente la domanda, presentare la documentazione richiesta e rispettare tutte le scadenze.
Fasi principali della procedura:
- Compilazione della domanda online tramite il portale studenti.
- Completamento della modulistica specifica indicata dall’università.
- Pagamento dell’onere amministrativo (vedi paragrafo Costi).
- Allegazione dei documenti richiesti (autocertificazioni, marca da bollo da 16 €).
- Richiesta formale di riconoscimento degli esami sostenuti.
Documenti Necessari per il Cambio
Documento | Descrizione | Note |
---|---|---|
Domanda di passaggio | Modulo compilato online | Obbligatorio |
Libretto universitario digitale o autocertificazione | CFU e votazioni | Necessario per la valutazione |
Certificato di immatricolazione | Rilasciato dall’ateneo attuale | Talvolta sostituito da autocertificazione |
Ricevuta pagamento | Tassa di passaggio | Importo variabile (vedi sotto) |
Marca da bollo | 16 € | Obbligatoria |
La lista può variare a seconda del corso di destinazione; consulta sempre il regolamento del tuo ateneo.

Riconoscimento degli Esami Sostenuti
Il riconoscimento degli esami rappresenta uno degli aspetti più delicati del cambio di facoltà. Una commissione didattica valuta la corrispondenza fra i programmi del corso di provenienza e quelli del corso di destinazione.
Criteri di valutazione:
- corrispondenza dei contenuti;
- compatibilità dei CFU;
- coerenza con l’ordinamento didattico vigente;
- livello di approfondimento delle materie.
Percentuali di Riconoscimento
L’esito dipende dal singolo caso e dall’affinità disciplinare: cambi tra corsi vicini tendono a ottenere più convalide, mentre passaggi tra aree molto diverse (ad esempio da Lettere a Ingegneria) comportano un riconoscimento ridotto o nullo.
Gli esiti possono essere:
- riconoscimento totale;
- riconoscimento parziale con prove integrative;
- mancato riconoscimento per incompatibilità dei programmi.
Cambio Facoltà nello Stesso Ateneo
Cambiare facoltà all’interno dello stesso ateneo offre:
- mantenimento del numero di matricola;
- gestione diretta tramite la segreteria studenti;
- tempi di completamento generalmente più rapidi (poche settimane, ma senza uno standard fisso);
- aggiornamento automatico del libretto elettronico.
Requisiti per Cambiare Facoltà
- essere in regola con il pagamento delle tasse;
- soddisfare i requisiti di accesso della nuova facoltà;
- superare eventuali test d’ingresso per corsi a numero programmato;
- rispettare il numero massimo di passaggi consentiti dai regolamenti.
Trasferimento in Altro Ateneo
Il trasferimento verso un’altra università è più articolato e richiede il coordinamento tra due atenei.
Fasi principali:
- Richiesta di nulla osta all’ateneo di destinazione.
- Valutazione della documentazione di carriera da parte dell’ateneo ricevente.
- Domanda di congedo (trasferimento in uscita) all’ateneo di provenienza.
- Nuova immatricolazione presso l’ateneo di destinazione con nuovo numero di matricola.
Tempistiche e Complessità
Il trasferimento esterno richiede normalmente da uno a tre mesi, variabili in base alle tempistiche burocratiche dei due atenei.
Costi del Trasferimento
Voce di costo | Importo indicativo | Fonte |
---|---|---|
Tassa di congedo / trasferimento in uscita | 77 € a Roma Tre; altre università 50-300 € | Portale Roma Tre |
Prima immatricolazione nel nuovo ateneo | 150-500 € (variabile) | Regolamenti di ateneo |
Marca da bollo | 16 € | Normativa nazionale |
Spese amministrative per il riconoscimento esami | 50-100 € | Regolamenti di ateneo |
Aspetti Economici e Borse di Studio
Il mantenimento di borse di studio regionali e altre agevolazioni dipende da requisiti di merito (20 CFU entro la scadenza fissata dal bando) e di reddito. Non esistono dati ufficiali che dimostrino che “il 40% degli studenti che cambia facoltà mantiene la borsa”: la percentuale varia in base ai regolamenti regionali e al merito individuale, per cui tale dato è stato rimosso.
Calcolo dell’ISEE e Agevolazioni
Il cambio di facoltà può influire sulla tassazione universitaria se il nuovo corso prevede fasce contributive diverse. Verifica:
- compatibilità dell’ISEE con il nuovo corso;
- eventuali esoneri o riduzioni per la no tax area (ISEE fino a 30 000 € nella maggior parte degli atenei);
- rimborsi di tasse già versate;
- impatto su prestiti d’onore o finanziamenti agevolati.
Consigli per Cambiare Facoltà
Sfrutta i servizi di orientamento:
- colloqui con tutor e consulenti;
- giornate di orientamento e lezioni aperte;
- confronto con studenti del corso desiderato;
- strumenti online di autovalutazione delle competenze.
Analisi delle Prospettive Future
Considera:
- tasso di occupazione dei laureati del nuovo corso;
- coerenza tra studi e lavoro;
- evoluzione del mercato del lavoro nel settore;
- possibilità di specializzazione post-laurea.
Errori da Evitare nel Cambio di Facoltà
- Decisioni affrettate: valuta se le difficoltà sono strutturali o temporanee.
- Gestione delle scadenze: verifica date e pagamenti con anticipo.
- Sottovalutazione dell’impatto economico: considera tasse, borse e possibili ritardi di laurea.
- Mancato riconoscimento degli esami: presenta la documentazione necessaria e segui la procedura nei tempi previsti.
Conclusioni
Cambiare facoltà è una scelta importante che può trasformarsi in un’opportunità di crescita personale e professionale se affrontata con consapevolezza. Valuta attentamente motivazioni, costi, scadenze e requisiti di merito, sfrutta i servizi di orientamento del tuo ateneo e assicurati di presentare tutta la documentazione nei tempi stabiliti. Una decisione informata oggi può fare la differenza per il tuo futuro accademico e lavorativo.