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Diventare medico rappresenta una scelta di vita importante, che richiede passione, dedizione e un percorso ben definito. Se ti stai chiedendo come diventare medico in Italia, questa guida completa ti accompagnerà passo dopo passo, dal test d’ingresso alla laurea in medicina e chirurgia, fino alla specializzazione o al ruolo di medico di base. Scoprirai tutto quello che c’è da sapere sul percorso universitario, le prove di accesso, la formazione post-laurea e le opportunità di carriera nel settore medico.

Quale scuola superiore scegliere per fare medicina?

Per quanto esistano indirizzi maggiormente adatti a preparare ad una carriera in campo medico – come il Liceo Scientifico – la scelta della scuola non è vincolante. Potremo sempre passare con successo il test d’ingresso.

Per chi dovesse avere già le idee chiare su cosa fare da grande, consigliamo di scegliere una scuola che dia una buona base per superare il test di accesso a medicina. Questo vuol dire un indirizzo che prevede sicuramente materie scientifiche come Biologia, Chimica, Fisica, ma che dia anche una buona base di Logica.

Come già detto, un buon esempio potrebbe essere il Liceo Scientifico, ma anche e soprattutto gli Istituti Tecnici Tecnologici (ITT) ad indirizzo Chimica, Materiali e Biotecnologie. Questi ultimi – almeno sulla carta – sono quelli più adatti a preparare a diventare medico.

Detto questo, se stai frequentando già un’altra scuola, non ti scoraggiare! Ogni anno tantissime persone che superano il test di medicina provengono da Licei Classici o Istituti professionali del tipo più vario. Con un pò di impegno, qualsiasi scuola può darti le basi per un buon metodo di studio.

1. Percorso in sintesi: tappe e tempistiche

Il percorso per diventare medico in Italia si articola in diverse tappe fondamentali. Innanzitutto, è necessario superare il test di ingresso per accedere alla facoltà di medicina e chirurgia. Successivamente, si frequenta il corso di laurea in medicina, che dura generalmente 6 anni e prevede tirocini pratici e una prova finale. Dopo la laurea, il dottore deve iscriversi all’Ordine dei Medici (FNOMCeO) per esercitare la professione. Da qui, si aprono due strade principali: la scuola di specializzazione, per diventare medico specialista, oppure il Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale (CFSMG), per diventare medico di base o medico di famiglia. In totale, il percorso completo richiede un impegno di almeno 10 anni, ma garantisce una carriera ricca di soddisfazioni e possibilità di crescita.

2. Accesso alla Laurea in Medicina e Chirurgia

2.1 Laurea in Medicina e Chirurgia: il semestre filtro (fine del test d’ingresso)

L’accesso alla facoltà di medicina è regolato da un test nazionale a numero chiuso, che rappresenta il primo passo per diventare medico. Questo test valuta le conoscenze di base in materie scientifiche come biologia, chimica, matematica e fisica, oltre a logica e cultura generale. Il superamento della prova è fondamentale perché funge da semestre filtro: solo gli studenti che superano il test possono iscriversi al corso di laurea in medicina e chirurgia, che è il titolo di studio base per intraprendere la professione medica.

2.2 Come iscriversi a Medicina: requisiti, scadenze, graduatorie

Per iscriversi al corso di laurea in medicina, è necessario avere il diploma di scuola superiore e superare il test di ingresso. Le iscrizioni avvengono secondo scadenze precise stabilite dal Ministero dell’Istruzione e dall’università prescelta. Le graduatorie nazionali determinano l’assegnazione dei posti disponibili nelle diverse facoltà di medicina in Italia. È importante prepararsi con anticipo e studiare con costanza per affrontare con successo questa prova di accesso.

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3. Il Corso di Laurea in Medicina

3.1 Struttura, CFU, tirocini e prova finale

Il corso di laurea in medicina e chirurgia ha una durata di sei anni e prevede un percorso formativo articolato in moduli teorici e pratici. Gli studenti acquisiscono crediti formativi universitari (CFU) attraverso lezioni, laboratori e tirocini presso strutture ospedaliere. I tirocini rappresentano un momento cruciale per mettere in pratica le conoscenze acquisite e avvicinarsi al ruolo di medico. Al termine del corso, è prevista una prova finale che consiste in una discussione di una tesi di laurea, indispensabile per conseguire la laurea abilitante.

3.2 Laurea abilitante: cosa cambia e cosa abilita a fare

Dal 2019 la laurea in medicina e chirurgia è abilitante, il che significa che al termine del corso lo studente è già abilitato a esercitare la professione di medico. Questo cambiamento ha semplificato il percorso, eliminando la necessità di sostenere un esame di stato separato. Tuttavia, per esercitare legalmente, è comunque obbligatoria l’iscrizione all’Ordine dei Medici. La laurea abilitante permette quindi di iniziare la carriera medica, sia come medico ospedaliero, sia come medico di medicina generale.

Candidato alle prese con il test di medicina

4. Dopo la laurea: come diventare medico a tutti gli effetti

4.1 Iscrizione all’Ordine dei Medici (FNOMCeO): documenti e tempi

Dopo aver conseguito la laurea abilitante, il passo successivo per diventare medico è l’iscrizione all’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (FNOMCeO). Questa iscrizione è obbligatoria per poter esercitare la professione in Italia. La procedura richiede la presentazione di vari documenti, tra cui il certificato di laurea, l’attestato di abilitazione e un documento di identità. I tempi di iscrizione variano a seconda della regione, ma generalmente richiedono qualche settimana. Una volta iscritti, si può ufficialmente lavorare come medico e iniziare il percorso di specializzazione o di formazione in medicina generale.

5. Formazione post-laurea: due strade principali

5.1 Scuole di Specializzazione in Medicina (SSM)

Dopo la laurea, molti medici scelgono di proseguire la formazione iscrivendosi alle Scuole di Specializzazione in Medicina (SSM). L’accesso avviene tramite un concorso nazionale molto selettivo, che prevede una prova scritta e orale. Le scuole di specializzazione durano generalmente dai 3 ai 6 anni, a seconda dell’area scelta. Le specializzazioni si dividono in diverse aree e profili, tra cui:

  • Specialisti in terapie mediche, che si occupano di malattie interne e trattamenti clinici.
  • Specialisti in diagnostica per immagini e radioterapia, fondamentali per la diagnosi e il trattamento di numerose patologie.
  • Laboratoristi e patologi clinici, che lavorano nella diagnosi di laboratorio.
  • Specialisti in medicina sociale e del lavoro, che si occupano di salute pubblica e prevenzione nei luoghi di lavoro.

Questa formazione permette di acquisire competenze approfondite in un settore specifico della medicina, aprendo la strada a una carriera da medico specialista.

5.2 Medico di base: il CFSMG (Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale)

Un’altra strada molto importante è quella per diventare medico di base o medico di famiglia, figure chiave nel sistema sanitario nazionale italiano. Per accedere a questa professione si deve superare un concorso per l’ammissione al Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale (CFSMG). Il corso dura tre anni e si concentra sulla formazione pratica e teorica necessaria per gestire pazienti in ambito territoriale, fornendo cure primarie e continuità assistenziale. Il medico di medicina generale svolge un ruolo fondamentale nel servizio sanitario nazionale, essendo il primo punto di riferimento per i pazienti e coordinando l’accesso alle cure specialistiche.

Classe scolastica

6. Percorsi speciali

6.1 Come diventare medico dell’esercito: requisiti, iter e opportunità

Oltre ai percorsi tradizionali, esistono anche strade speciali per diventare medico, come quella per entrare nell’esercito italiano. Il medico militare deve seguire un iter specifico che prevede il possesso della laurea in medicina, l’iscrizione all’Ordine dei Medici e il superamento di selezioni dedicate. Questa carriera offre opportunità uniche, tra cui la possibilità di svolgere attività medica in contesti militari e di emergenza, con una formazione aggiuntiva in medicina legale e medicina militare. È una scelta per chi desidera unire la professione medica alla vocazione per il servizio e la protezione della comunità.

7. Competenze richieste al medico di oggi

La professione medica richiede oggi competenze molto ampie e diversificate. Oltre alle solide basi tecnico-cliniche acquisite durante gli studi, è fondamentale possedere capacità comunicative efficaci per interagire con pazienti e colleghi. Le competenze digitali sono sempre più richieste, vista l’integrazione delle tecnologie informatiche nella pratica clinica e nella gestione dei dati sanitari. Infine, il lavoro di squadra è essenziale, poiché la cura del paziente coinvolge spesso un team multidisciplinare. La formazione continua e l’aggiornamento professionale sono quindi elementi chiave per garantire un’assistenza di qualità.

8. Carriere e ruoli

8.1 Medico ospedaliero e dirigente medico

Nel settore ospedaliero, il medico può iniziare la carriera come medico ospedaliero, svolgendo attività clinica e di diagnosi in reparti specializzati. Con l’esperienza e la formazione, si può accedere al ruolo di dirigente medico, che comporta maggiori responsabilità organizzative e cliniche. Questo ruolo è fondamentale per garantire la qualità delle cure e la gestione delle risorse all’interno delle strutture sanitarie.

8.2 Il primario (direttore di struttura complessa): come si arriva al ruolo

Il ruolo di primario, o direttore di struttura complessa, rappresenta il vertice della carriera ospedaliera. Per raggiungerlo è necessario un percorso lungo, che comprende la specializzazione, anni di esperienza clinica e spesso la partecipazione a concorsi pubblici. Il primario coordina un intero reparto, gestendo il personale medico e infermieristico, pianificando le attività cliniche e garantendo l’efficienza del servizio. È un ruolo di grande responsabilità e prestigio.

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9. Retribuzioni

9.1 Stipendio del medico ospedaliero

Lo stipendio di un medico ospedaliero varia in base all’esperienza, alla specializzazione e alla regione di lavoro. In media, un medico ospedaliero guadagna uno stipendio base che può aumentare con l’anzianità e le responsabilità aggiuntive.

9.2 Stipendio del medico di base

Il medico di base ha uno stipendio che dipende dal numero di pazienti seguiti e dai contratti con il servizio sanitario nazionale. Pur non essendo elevatissimo, il ruolo di medico di medicina generale offre stabilità e autonomia professionale.

9.3 Stipendio del dirigente medico e variabili che incidono

Il dirigente medico, grazie alle maggiori responsabilità, percepisce uno stipendio più elevato rispetto al medico ospedaliero di base. Variabili come la specializzazione, la sede di lavoro e l’impegno in attività di ricerca o didattica possono influire significativamente sulla retribuzione.

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