Test Professioni Sanitarie · Preparazione · Metodo di studio
Vuoi superare il Test di Professioni Sanitarie ma ti sembra tutto confuso tra riforma di Medicina, semestre filtro e graduatorie locali? In questa guida mettiamo ordine: vediamo come funziona il test ministeriale, quali sono le materie da studiare, come organizzare un piano di studio efficace e in che modo collegare strategicamente semestre filtro di Medicina e Professioni Sanitarie. Se vuoi una panoramica operativa del percorso Futura puoi anche dare un’occhiata al corso di preparazione al Test di Professioni Sanitarie. Fonti: decreti e bandi MUR + documenti ufficiali di ateneo sul Test di Professioni Sanitarie
Introduzione: com’è cambiato il Test di Professioni Sanitarie
Negli ultimi anni si è parlato soprattutto della riforma del test di Medicina e del nuovo semestre filtro. Questo ha generato una domanda ricorrente: “esiste ancora il Test di Professioni Sanitarie?”.
La risposta è sì: per i corsi di laurea come Infermieristica, Fisioterapia, Ostetricia, Tecniche di radiologia, Tecniche di laboratorio biomedico, Logopedia e tutte le altre Professioni Sanitarie esiste ancora un test ministeriale a risposta multipla, che si svolge in un’unica data nazionale a settembre.
- è un test con struttura definita dal MUR (numero di domande, materie, punteggi);
- si tiene lo stesso giorno in tutta Italia e ogni ateneo gestisce la graduatoria in modo autonomo;
- resta in vigore il numero programmato nazionale, quindi i posti sono limitati;
- la concorrenza è molto alta perché tanti lo vivono come “piano B” di Medicina.
Se vuoi giocarti al meglio questa opportunità, può esserti utile affiancare allo studio autonomo un corso di preparazione al Test di Professioni Sanitarie che ti accompagni fino al giorno della prova.
Perché il Test di Professioni Sanitarie è così selettivo
Ogni anno decine di migliaia di candidati si presentano al Test di Professioni Sanitarie per un numero di posti relativamente ridotto. Il risultato è un test che, in molti corsi, risulta addirittura più competitivo di Medicina.
- Le domande di biologia e chimica sono tante e molto specifiche.
- La penalizzazione per errore (-0,4 punti) rende pericoloso rispondere a caso.
- Le graduatorie vengono gestite ateneo per ateneo, quindi servono strategie sulle preferenze.
- Molti candidati arrivano dalla preparazione a Medicina e hanno già alle spalle mesi di studio.
Per questo la preparazione non può essere improvvisata: serve un metodo pensato apposta per il Test di Professioni Sanitarie, non solo un riadattamento dell’allenamento per Medicina.
Come prepararsi al Test di Professioni Sanitarie oggi
Se cerchi online informazioni su come prepararsi al Test di Professioni Sanitarie trovi manuali, quiz, PDF scaricabili, corsi intensivi… ma senza una strategia rischi di studiare tanto e male.
Il punto di partenza, invece, è molto concreto:
- conoscere struttura e punteggi del test (domande, tempo, penalizzazione);
- capire da che livello parti sulle varie materie;
- costruire un programma di studio realistico fino a settembre;
- usare simulazioni e prove ufficiali per misurare i progressi.
Comprendi il tuo livello e la struttura del test
Prima di impostare qualsiasi piano di studio è fondamentale avere una fotografia chiara del tuo punto di partenza.
- Fai una simulazione iniziale completa (60 domande, 100 minuti) oppure una prova concentrata su biologia e chimica, che sono le sezioni più pesanti.
- Confronta il punteggio con i minimi di ingresso degli ultimi anni nei corsi che ti interessano: anche se non esiste una soglia ufficiale, ti aiuta a capire quanto devi crescere.
- Analizza la struttura del test: distribuzione delle domande per materia, punteggio per risposta, penalizzazione per errore, tempo medio per quesito.
Il metodo di studio definitivo per Professioni Sanitarie
Un buon metodo per la preparazione del Test di Professioni Sanitarie deve tenere insieme tre livelli:
- Contenuti: padroneggiare il programma di biologia, chimica, fisica, matematica, logica e comprensione del testo richiesto dal MUR.
- Allenamento a quiz: trasformare la teoria in risposte rapide e corrette a domande a scelta multipla.
- Strategia d’esame: gestire tempo, penalizzazioni, ordine delle domande e calo di concentrazione.
L’obiettivo non è “studiare tutta la biologia possibile”, ma arrivare a settembre con un punteggio competitivo sul format specifico del Test di Professioni Sanitarie.
Impostare un programma di studio in tre step
Un modo semplice per organizzare la preparazione è dividere il percorso in tre fasi:
-
Fase 1 – Fondamenta (4–6 mesi prima del test)
Studio e ripasso strutturato di biologia e chimica, integrando fisica e matematica di base. Obiettivo: colmare le lacune grosse e creare una base solida di definizioni, formule e schemi. -
Fase 2 – Allenamento intensivo a quiz (2–3 mesi prima)
Più esercizi, simulazioni frequenti, lavoro a tempo. In questa fase ti concentri sulla tecnica di risposta ai test e sulla gestione del rischio (quando conviene rispondere e quando è meglio lasciare in bianco). -
Fase 3 – Rifinitura e strategia (ultimo mese)
Simulazioni complete a cadenza settimanale o bisettimanale, analisi dettagliata degli errori, lavoro sul mindset e sulla gestione dello stress del giorno del test.
Se hai poco tempo puoi comprimere le fasi, ma evita di saltare completamente quella dedicata alle simulazioni complete: è lì che impari davvero a gestire tempo, punteggi e ansia.
Metodo teoria–pratica e simulazioni ministeriali
Lo schema che funziona meglio per la maggior parte degli studenti è: teoria mirata → esercizi guidati → simulazioni complete.
1. Teoria mirata al Test di Professioni Sanitarie
- Parti dal decreto MUR e dai bandi degli atenei per avere l’elenco ufficiale degli argomenti.
- Costruisci un formularium personale con definizioni, reazioni, formule e schemi che compaiono più spesso nelle domande.
- Usa materiali pensati apposta per il test, evitando testi universitari troppo avanzati o scollegati dal syllabus.
2. Quiz e simulazioni: dal singolo argomento alla prova intera
- Per ogni argomento studiato, passa subito a quiz mirati di difficoltà crescente.
- Alterna simulazioni per materia (solo biologia, solo chimica…) a simulazioni complete da 60 domande.
- Tieni un diario degli errori: annota la domanda, l’argomento e il motivo dell’errore (fretta, distrazione, teoria mancante) e ripassali con regolarità.
I percorsi Futura seguono esattamente questa logica: teoria allineata al bando, quiz commentati e simulazioni ministeriali con lo stesso numero di domande e la stessa logica di punteggio del test ufficiale, in un unico corso dedicato al Test di Professioni Sanitarie.
Struttura del Test di Professioni Sanitarie: domande, punteggi, materie
Per prepararti in modo efficace devi conoscere bene la “matematica” dell’esame: quante domande, quanto valgono e come sono distribuite per materia.
| Sezione | Numero di domande | Cosa viene chiesto |
|---|---|---|
| Competenze di lettura e conoscenze acquisite | 4 | Brani da leggere, comprensione del testo, lessico e cultura generale collegata al contesto. |
| Ragionamento logico e problemi | 5 | Logica verbale, serie, problemi aritmetici semplici, ragionamento deduttivo. |
| Biologia | 23 | Citologia, genetica, fisiologia, anatomia, biochimica di base, immunologia e biologia molecolare. |
| Chimica | 15 | Atomo, legami, stechiometria, soluzioni, equilibrio, acidi–basi, ossido–riduzioni, chimica organica essenziale. |
| Fisica e matematica | 13 | Cinematica, dinamica, termologia, elementi di elettromagnetismo, algebra, funzioni, proporzioni e percentuali. |
Il test dura 100 minuti. Ogni risposta corretta vale +1,5 punti, ogni risposta errata -0,4, risposta non data 0. Il punteggio massimo teorico è 90 punti. Saper scegliere quando è meglio lasciare in bianco una domanda è parte integrante della strategia.
Semestre filtro di Medicina e collegamento con Professioni Sanitarie
La riforma di Medicina ha introdotto il semestre filtro: un semestre aperto con lezioni ed esami che sostituisce il vecchio test nazionale. Questo non riguarda direttamente il Test di Professioni Sanitarie, ma crea collegamenti interessanti tra i corsi dell’area medica e quelli dell’area sanitaria.
- Il Test di Professioni Sanitarie resta attivo e rimane il canale principale di accesso per Infermieristica, Fisioterapia, Ostetricia, ecc.
- In alcuni scenari previsti dalla riforma, chi supera il semestre filtro di Medicina può essere indirizzato anche verso corsi affini di area sanitaria senza ulteriori test locali.
- Puoi quindi costruire una strategia a doppio binario: semestre filtro di Medicina + Test di Professioni Sanitarie.
Preparandoti bene su biologia, chimica, fisica, matematica, logica e comprensione del testo costruisci una base unica che ti serve sia per Medicina sia per le Professioni Sanitarie, aumentando il numero di porte che puoi provare ad aprire nello stesso anno.
Corso Futura per il Test di Professioni Sanitarie
Il percorso Futura per il Test di Professioni Sanitarie non è un insieme di lezioni slegate, ma un corso unico che ti accompagna dalla prima simulazione fino alla scelta delle preferenze in graduatoria.
Preparazione completa al Test di Professioni Sanitarie
- Programma di teoria su biologia, chimica, fisica, matematica, logica e comprensione del testo.
- Quiz progressivi e schede di ripasso allineate al bando ministeriale.
- Simulazioni complete da 60 domande con ranking nazionale interno.
- Piano di studio settimanale e supporto tutor per dubbi, blocchi di metodo e strategie d’esame.
Come funziona in pratica il corso
- Puoi seguire le lezioni in modo flessibile, rivedendole quando vuoi.
- Hai accesso a pacchetti di simulazioni ministeriali con correzione e analisi degli errori.
- Ricevi indicazioni su come combinare Test di Professioni Sanitarie, semestre filtro ed eventuali test privati.
- Se hai bisogno di una mano per organizzare la preparazione puoi richiedere una consulenza con il team Futura.
Risorse gratuite per il Test di Professioni Sanitarie
Anche con un budget limitato puoi sfruttare alcune risorse gratuite per iniziare a prepararti:
- i decreti MUR e i bandi degli atenei, che contengono struttura del test e lista ufficiale delle materie;
- i test degli anni precedenti, spesso disponibili sui siti delle università, utili per capire lo stile delle domande;
- i formulari e gli articoli del blog Futura su biologia, chimica, fisica e matematica;
- simulatori e community online di studenti che condividono quiz, dubbi e consigli pratici.
Il limite delle risorse gratuite è che sono spesso disordinate e non sempre aggiornate. Per puntare davvero a un posto nei corsi più richiesti può essere utile affiancare un percorso strutturato come quello di Futura.
Vuoi trasformare il Test di Professioni Sanitarie in una vera opportunità?
Con un metodo chiaro, simulazioni realistiche e tutor che seguono la tua preparazione puoi puntare a un posto nei corsi più richiesti.
FAQ sul Test di Professioni Sanitarie
Sì. La riforma ha introdotto il semestre filtro per Medicina, ma non ha cancellato il Test di Professioni Sanitarie. Per Infermieristica, Fisioterapia, Ostetricia e gli altri corsi dell’area sanitaria continua a esserci un test nazionale a risposta multipla, con struttura definita dal MUR.
Il test prevede 60 domande da svolgere in 100 minuti. In genere la distribuzione è: 4 quesiti di competenze di lettura e conoscenze acquisite, 5 di ragionamento logico e problemi, 23 di biologia, 15 di chimica e 13 di fisica e matematica. Ogni risposta corretta vale +1,5 punti, ogni risposta errata -0,4, risposta non data 0.
Parti da biologia e chimica, le materie con più domande, poi integra fisica, matematica, logica e comprensione del testo. Organizza lo studio in fasi (fondamenta, quiz, simulazioni), usa materiali aggiornati al bando e inserisci fin da subito quiz commentati. Ogni 2–3 settimane fai una simulazione completa per verificare se il tuo metodo sta portando risultati.
Il semestre filtro riguarda l’accesso a Medicina, Odontoiatria e Veterinaria, ma la riforma collega questi corsi alle Professioni Sanitarie. In alcuni casi chi supera il semestre filtro può essere indirizzato verso corsi affini come Infermieristica o Fisioterapia, senza ulteriori test locali. Questo non sostituisce il Test di Professioni Sanitarie, ma ti offre un canale in più da integrare nella tua strategia complessiva.
Puoi ripetere il test ogni anno finché rientri nei requisiti del bando. Molti studenti entrano al secondo tentativo, quando hanno alle spalle più simulazioni, un metodo rodato e sanno gestire meglio l’ansia del giorno della prova.
Perché ti permette di non sprecare tempo in materiali casuali e strategie improvvisate. Un corso serio ti offre un programma allineato al bando, simulazioni realistiche, piani di studio chiari e tutor che ti seguono quando hai dubbi su contenuti o metodo. In questo modo aumenti in modo concreto le probabilità di conquistare un posto nel corso che desideri.
